Oggi vi parliamo dell’Azienda Agricola Cunigranda di Perano Danilo, lasciamo la parola al legale rappresentante Danilo Perano:
SINTESI DELLA STORIA E DELL’ATTIVITÀ AZIENDALE
“L’azienda cunicola nasce nel 2012 con un allevamento di 350 buchi parto sito in San Rocco di Bernezzo. Nel 2015 viene presa la decisione di ampliare l’attività, iniziando a gestire un secondo allevamento in Centallo, arrivando così ad un totale di 1050 buchi parto e 1500 circa fattrici. Un ulteriore ampliamento si registra nel 2019 che consente il raggiungimento di 1420 buchi parto con circa 2000 fattrici in produzione. L’attività aziendale è a ciclo chiuso, con una produzione annua di 77.000 conigli da macello, la rimonta è interna e le tre sedi operative lavorano in banda unica, così da poter effettuare il tutto pieno – tutto vuoto e garantire elevati standard di pulizia delle strutture. L’allevamento ha un ritmo produttivo di media intensità, evitando così un eccessivo sfruttamento delle coniglie, ma contemporaneamente, avendo buoni livelli produttivi tutto l’anno”.
PERCHÉ HA DECISO DI FARE PARTE DEL GRUPPO OPERATIVO?
“L’idea del progetto Gelso-net basata sul principio dell’economia circolare per inserire gli scarti di potatura del gelso, interessanti dal punto di vista nutrizionale, in altre filiere mi ha interessato. La possibilità di alimentare i conigli con materie prime innovative e sostenibili è una buona opportunità per la mia azienda; mi permetterebbe di immettere sul mercato un prodotto diversificato, conquistando, così, nuovi consumatori. L’obiettivo principale per il futuro è quello di realizzare un laboratorio in cui preparare dei trasformati (rolate, spiedini, spezzatini) da destinare alla vendita diretta”.
CHE COSA SI ASPETTA DAL PROGETTO?
“Grazie a questo progetto mi aspetto di riuscire ad ottenere un prodotto, nel mio caso la carne di coniglio, con proprietà nutrizionali particolari rispetto ai conigli alimentati con i convenzionali mangimi. Questo darebbe la possibilità alla mia azienda di entrare sul mercato con un prodotto di nicchia riuscendo così a valorizzare ulteriormente la carne di coniglio, che già di per se vanta delle ottime qualità organolettiche e nutrizionali”.