Portatori d'interesse
a supporto dell'attività di Progetto
CREA – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e Analisi dell’Economia Agraria
Padova (PD)

Il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) è un ente nazionale con sede in Roma, vigilato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. È stato istituito nel 2015 dall’unione del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA) e dell’Istituto nazionale di economia agraria (INEA).
Il CREA da sempre si occupa di tracciabilità, filiere di qualità, agricoltura biologica, valorizzazione dei prodotti agricoli ed è attivo nella formazione, assistenza tecnica, e trasferimento dell’innovazione ad aziende agricole ed industriali, con numerosi brevetti registrati. L’ente si compone di 12 Centri di Ricerca, 6 di filiera e 6 trasversali, con diverse sedi nelle varie regioni italiane. Il laboratorio di gelsibachicoltura del CREA- Agricoltura e Ambiente (AA) si trova in Veneto (Padova) e i referenti sono Silvia Cappellozza e Alessio Saviane. Il laboratorio di Padova ha compito di ricerca in gelsibachicoltura: conserva il patrimonio del baco da seta (200 razze) e delle varietà di gelso (60 cultivar), come riferimento per tutti i Paesi del Mediterraneo, risorse necessarie a fare ripartire la filiera in Italia; ha anche competenze sulla meccanizzazione e razionalizzazione dei processi agricoli di allevamento del baco e coltivazione del gelso.
Nel progetto GELSO-NET il CREA-AA fornirà le uova ibride indispensabili per l’allevamento del baco da parte degli agricoltori, darà assistenza tecnica alle aziende agricole che vorranno iniziare l’attività di gelsibachicoltura e si occuperà dell’analisi merceologica del bozzolo prodotto, tramite divisioni in classi di qualità e trattura di campioni di bozzolo singolo, con l’aspino sperimentale in dotazione al laboratorio (per valutare la lunghezza del filo, il numero di rotture, il titolo, la resa in seta, ecc.).
Portatori d'interesse
Azienda Agricola ALLASIA MARCO
Racconigi (CN)
La riscoperta del gelso che da alcuni anni Marco Allasia con la sua attività di gelsicoltura porta avanti, sta dando vita ad una filiera di agricoltura eco-compatibile e sostenibile dal punto di vista ambientale, per la creazione di prodotti a base di mora di gelso frutto dimenticato delle campagne della pianura cuneese e in particolare racconigese.
La mora di gelso di colore nero ha una polpa carnosa, succosa, il cui giusto equilibrio tra zuccheri e acidità ne rende il gusto particolarmente gradevole, fresco e aromatico. La coltivazione del gelso è legata inscindibilmente alla storia di Racconigi fina dai primi anni del 1500 quando i Savoia introdussero la coltivazione del gelso per dare inizio alla filiera della produzione della seta attraverso la gelsibachicoltura. Questa attività ha reso particolarmente importante nel panorama della sericoltura tanto che l’industria della Seta a Racconigi contava nel ‘700 ben 33 setifici.
La mora di gelso di Racconigi a marchio di produzione DE.CO., è un piccolo-frutto pregiato e ricercato per le proprie caratteristiche e proprietà nutrizionali che viene raccolto e selezionato da Marco Allasia per il consumo fresco , per l’utilizzo in gelateria, pasticceria e cucina o trasformato per produzione di confetture, succhi e molte specialità.

DISANAPIANTA Società Agricola Coop.tiva
Almese (TO)

DiSanaPianta è una Cooperativa Agroalimentare nata da sinergie frutto di collaborazioni vissute nel tempo da un gruppo di Agricoltori fortemente consapevoli dell’alto valore delle loro produzioni agricole – biologiche o biodinamiche – e dei notevoli effetti benefici sulla salute derivanti da una alimentazione sana.
In Piemonte, nel nostro moderno sito produttivo, con passione e rigore trasformiamo frutti, erbe aromatiche ed ortaggi in prodotti agroalimentari salutistici e gustosissimi al palato! Lavoriamo infatti le materie prime prodotte dai nostri Soci Agricoltori con processi fortemente innovativi, attenti a proteggerne la qualità e le proprietà nutrizionali. Senza uso di chimica, né integrazione o sofisticazione alcuna. Per questo amiamo definire i nostri processi: “Evoluzione Naturale”.
Museo della Seta
Racconigi (CN)
Nel 2004 un gruppo di appassionati riscopre l’allevamento del baco da seta, attività che, in passato, aveva reso celebre questa piccola città. Si è costituita l’Associazione “Sul filo della Seta” che ha sviluppato la conoscenza storiografica, dalle origini risalenti al 1400 alla costruzione delle “Fabbriche Magnifiche”, 40 con oltre 4000 dipendenti, e tutta la filiera legata all’allevamento del baco e li ha sintetizzati in questo piccolo museo, intitolato a Mario Monasterolo, storico racconigese scomparso improvvisamente, che lo aveva ideato e voluto fortemente.
INFO: Via Garibaldi, 3 (Ingresso Giardini Piazza Burzio); +39 3711529504
Mail: sulfilodellaseta@libero.it
Apertura tutte le domeniche dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 14,30 alle 17,00
Tutti i giorni su prenotazione per gruppi e classi di studenti.
Ingresso 1 euro, gratuito per possessori Abbonamento Musei Piemonte e per i ragazzi da 0 a 14 anni.

Cascina Roseleto – Latteria contadina
Villastellone (TO)

L’allevamento di galline di Cascina Roseleto è nato per assicurare alle nostre gelaterie delle uova all’altezza del nostro latte. Per fare ciò abbiamo superato il concetto di allevamento “a terra”, che di per sé vuol dire poco, e abbiamo messo al pascolo anche loro.
Le nostre 50 galline ovaiole e livornesi sono quindi libere di andare dove vogliono durante il giorno, e puntualmente “rincasano” sul far della sera nel loro ampio pollaio. Potersi muovere su ettari ed ettari di territorio ed avere mangiatoie sempre ben fornite di granaglie (favino, pisello e mais spezzati, no-Ogm) ed acqua fresca a disposizione, dà loro la libertà di scegliere cosa mangiare e di integrare proprio l’erba (fonte di preziose vitamine, di acidi grassi utili, di antiossidanti) alla loro alimentazione di base.
In questo modo ognuna di esse si auto-regola naturalmente sui propri fabbisogni, integrando ulteriormente proteine (lombrichi, insetti) e minerali utili come il calcio (sassolini) e ripagandoci con delle uova ricche di proprietà nutraceutiche utilissime.
La nostra è la storia della riconversione da un sistema di zootecnia intensiva al modello estensivo dell’erba e del fieno, che riporta le bovine, 27 bovine di razza frisona, alla loro naturale vocazione di erbivori ruminanti e pascolanti, garantendo ad esse miglior salute e longevità, al consumatore prodotti più sani, con elevati valori nutraceutici, risolvendo al contempo ogni problema di impatto ambientale.
La famiglia Masera è proprietaria di Cascina Roseleto dal 1965 e l’unica sostanziale modifica apportata al complesso è stata la costruzione della grande stalla sul lato est, nel 1984.
Eredi di una secolare tradizione contadina, abbiamo pian piano affiancato all’allevamento di animali da carne quello di vacche da latte e nel 1972 abbiamo iniziato la vendita del latte crudo all’allora Centrale del Latte di Torino.
Al sopraggiungere degli anni ’80 del secolo scorso si è scelto di puntare esclusivamente sulla produzione di latte crudo e indirizzare le coltivazioni dei terreni alla produzione di foraggi e cereali per le vacche da latte.
Dal 2009 una parte del latte viene trasformato in gelato nel punto vendita di Villastellone, mentre il rimanente viene venduto attraverso il distributore self service di latte crudo “intero” di alta qualità.
Nel 2010 l’azienda inizia la riconversione ad un modello di allevamento estensivo e sostenibile. Nel 2013 si ispira al modello del “latte nobile” (latte del fieno) per produrre il suo Lait Real (latte dell’erba e del fieno), grazie anche al supporto dell’Università degli Studi di Torino (Proff. Andrea Cavallero e Giampiero Lombardi, a cui va la nostra smisurata gratitudine).
Dal 2014 Cascina Roseleto è annoverata tra i Maestri del Gusto di Torino e Provincia, il progetto nato dalla collaborazione tra Camera di Commercio di Torino e Slow Food per valorizzare il meglio delle produzioni agricole e artigianali del territorio.
ASIC – Associazione Scientifica Italiana di Coniglicoltura
Brescia (BS)
L’Associazione Scientifica Italiana di Coniglicoltura, contraddistinta dalla sigla ufficiale “ASIC”, è l’organismo nazionale che raggruppa i soci italiani iscritti alla World Rabbit Science Association (WRSA).
Gli scopi dell’ASIC sono:
• facilitare gli scambi di conoscenza e di esperienze tra persone che operano nelle varie branche della coniglicoltura, attraverso la produzione, la trasformazione, la commercializzazione, la ricerca, l’insegnamento e la consulenza;
• facilitare la divulgazione delle nozioni pertinenti tutti i settori della coniglicoltura in ambito nazionale ed internazionale;
• stabilire i rapporti con le Autorità italiane preposte alla coniglicoltura e con le organizzazioni nazionali ed internazionali interessate alla medesima;
preparare ed organizzare la partecipazione a conferenze, manifestazioni, convegni, congressi inerenti il settore.
A tale scopo, l’ASIC organizza con frequenza annuale un Convegno monotematico aperto alle diverse componenti tecniche e scientifiche della filiera cunicola e agli allevatori, oltre a diverse attività (corsi di aggiornamento, seminari, ecc.) secondo le decisioni maturate nelle periodiche riunioni del Consiglio direttivo. Le iniziative promosse dall’ASIC vengono comunicate ai Soci mediante l’invio di posta elettronica e attraverso il sito web.

L’ASIC è stata fondata nel 1976 e per i primi due mandati è stata presieduta dalla prof.ssa Maria Teresa Auxilia. È attualmente la branca nazionale della WRSA con il maggior numero di soci, circa 70, appartenenti al mondo della ricerca scientifica e del settore della produzione.
La sede legale dell’ASIC è attualmente ospitata presso la Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia.
L’origine del Comizio Agrario potrebbe esser fatta risalire al 1843 dalla storica Associazione Agraria di Torino. La sua legale istituzione, tuttavia, è datata il 25 Maggio 1867 ed il suo primo Presidente fu Bertone di Sambuy marchese comm. Emilio. In data 25 Novembre 1995 è stato approvato il nuovo Statuto dell’Ente che viene recepito dal D.G.R Piemonte al n. 152-11312 del 02/08/1996. La sua operatività fu legata:
• all’istruzione agraria, fondando asili e scuole rurali;
• alla promozione delle nuove tecniche agricole attraverso la Cattedra Ambulante;
• alla diffusione ed innovazione delle tecniche di produzione dei bachi da seta;
• al miglioramento della razza bovina piemontese, istituendo numerose stazioni taurine e le ormai famose fiere del “Bue Grasso di Carrù” e della “Toma di Murazzano”;
• alla distribuzione, durante il periodo della filossera, di talee di viti americane e formando vivai per la produzione delle stesse.
Ancora oggi il Comizio Agrario di Mondovì si propone di stimolare e promuovere l’agricoltura del territorio forte della sua secolare esperienza. Sono molte le iniziative messe in campo:
• Difesa e promozione della biodiversità (orticole, cereali, legumi, animali) e ricerca scientifica a favore di un’agricoltura sostenibile
• Seminari formativi e di divulgazione di orticoltura, frutticoltura, apicoltura, viticoltura, enologia, degustazione e giardinaggio, legati alla realtà agricola monregalese ed in particolar modo rivolti agli hobbisti ed ai part time
• Serate di degustazione di prodotti agricoli con l’obiettivo di una educazione alimentare permanente
• Riproposizione della Festa degli Alberi per sviluppare nel nostro territorio una cultura di difesa e promozione delle aree boschive e dei frutteti
• Collaborazione con l’Istituto Tecnico Agrario di Mondovì, con l’Istituto Tecnico “G. Cigna”, con la Scuola Forestale di Ormea, con la Facoltà di Agraria di Grugliasco
• Difesa, valorizzazione e promozione di un’agricoltura sostenibile, con prodotti buoni, sani, e giusti sia per il produttore che per il consumatore.
Il Comizio Agrario dal 1997 ha impiantato nella frazione San Biagio di Mondovì un campo sperimentale dimostrativo in cui sono preservate le antiche varietà di frutta del Monregalese. Tale frutteto è stato dismesso nel corso del 2017; dal 2018 tale campo varietale è ubicato nel Parco del Castello di Rocca de’ Baldi.
Altre attività che caratterizzano il Comizio Agrario sono:
• Conservazione e promozione del patrimonio documentale storico dell’Archivio e della Biblioteca
• Servizi di Laboratorio d’analisi per l’assistenza tecnica
• Borse di studio e tesi di laurea.