
Oggi vi parliamo dell’Azienda Agrimontana SpA, lasciamo la parola alla Responsabile Marketing dott.ssa Lisa Lombardo:
SINTESI DELLA STORIA E DELL’ATTIVITÀ AZIENDALE
“L’azienda nasce nel 1972 nell’attuale sito di Borgo San Dalmazzo, ai piedi dei castagneti, e prende il nome Agrimontana proprio per sottolineare il legame con il territorio e la montagna che la circonda. Grazie all’ ampliamento dell’area di competenza del parco, oggi il sito produttivo di Agrimontana si trova all’interno del Parco Fluviale Gesso e Stura, in Località Ponte della Sale, a Borgo San Dalmazzo (CN).
Inizialmente Agrimontana si occupava, e si occupa ancora oggi, soprattutto della lavorazione della frutta candita, il prodotto simbolo era ed è il marrone candito e poi glassato. Negli anni sono state sviluppate anche la produzione di marmellate e confetture, nei formati per il laboratorio dell’artigiano pasticcere e nelle confezioni più piccole per il consumo a casa, oltre alle linee di ingredienti per la gelateria e la ristorazione.
Nel 2006 Agrimontana ottiene il brevetto per l’originale ed esclusivo processo di canditura della frutta. L’azienda è tutt’ora a conduzione familiare.”
PERCHÉ HA DECISO DI FARE PARTE DEL GRUPPO OPERATIVO?
“L’azienda è particolarmente attenta alla naturalità intesa come rispetto della materia prima, e alle produzioni proprie del territorio, quale che sia il territorio di riferimento.
Da anni collaboriamo proficuamente con l’Università di Torino, sia in termini di ricerca e sviluppo con nuovi progetti, che in termini di studio del comparto frutta più in generale e del marrone in particolare. Obiettivo comune è valorizzare il territorio e il nostro patrimonio ortofrutticolo, preservando la varietà dei frutti che offre e creando nuovi prodotti proprio a partire da materie prime poco conosciute o addirittura dimenticate.”
CHE COSA SI ASPETTA DAL PROGETTO?
“Il progetto Gelso-net è espressione di questo comune obiettivo, siamo certi che rappresenti l’occasione ideale per dare visibilità a questa collaborazione e al lavoro che portiamo avanti da tempo.
Inoltre, la possibilità di trasformare i sorosi del gelso nei nostri stabilimenti e proporli come nuovi prodotti sul mercato è un’opportunità reale di essere parte attiva in un progetto di più ampio respiro, che coinvolge i ricercatori dell’Università e diverse aziende piemontesi.”